E’ sicuro allattare durante l’emergenza coronavirus?

In questi giorni molte mamme che allattano sono preoccupate per via dell’emergenza causata dal coronavirus e hanno dei dubbi se continuare ad allattare al seno sia sicuro o rischioso per il loro bambino o bambina.

Le domande sono:

– posso continuare ad allattare?

– è sicuro allattare il mio bambino?

– il virus può passare dal mio latte?

– in questo frangente è meglio dare la formula?

 

L’allattamento è il modo ottimale di alimentare i bambini anche quando la mamma stessa si ammala, o durante le epidemie e emergenze sanitarie, e anche  in situazioni come questa.

Allo stato attuale delle conoscenze che abbiamo sul COVID-19, le raccomandazioni per le mamme che allattano sono di PROSEGUIRE AD ALLATTARE. Read more »

Coronavirus e bimbi a casa/4: i pannelli sensoriali (o tattili)

Cara mamma, che settimana strana questa appena iniziata…
Ieri ho passato tutta la mattina a “mettere in sicurezza” la sede dove venite voi mamme in difficoltà a fare consulenza per l’allattamento – e anche tutti gli altri corsi e attività. Tolto tutti i cuscini e cuscinoni, il tatami effetto legno che fa tanto “caldo”, i giochi per i bambini, in particolare quelli di stoffa… insomma tutto quello che non è lavabile e igienizzabile più volte al giorno, dopo ogni visita.

L’effetto, dopo, era così strano per me, che ci tengo a farvi entrare in un posto accogliente e comodo. Ho chiesto alle mamme che venivano in consulenza di portarsi il loro cuscino da casa con una federa pulita, e ho pulito tutto con il Lysoform puro, io che faccio sempre la mia campagna per la difesa del microbioma… certo, a mali estremi estremi rimedi!
Poi ieri sera tardi, la conferenza stampa: tutt’Italia zona rossa! Da stamattina siamo “in guerra” tutti insieme in tutt’Italia.

Così, io resto “in trincea” pronta a rispondere alle chiamate di chi è in difficoltà, perché per salvare un allattamento non possiamo aspettare che finisca l’emergenza e si deve intervenire subito,  armata di mascherina e guanti, e meno male che sono abituata a lavarmi le mani “come i chirurghi” :).

Ma nel frattempo come promesso, ecco una nuova puntata di idee per chi resta isolato a casa con i suoi piccoli.

Oggi ti propongo di creare un pannello sensoriale – anzi anche più di uno! Read more »

Coronavirus e bimbi in casa/3: il Cesto dei tesori

Cara mamma, eccomi di nuovo in questa mia  veste forse per te “anomala” :), per te che forse mi conosci sempre solo come Consulente in allattamento. In realtà, oltre ad essere mamma, anche se sono passati tanti anni da quando i miei figli erano piccoli e ancora non patentati, spesso mi piace “assistere” ai laboratori che teniamo in sede a Latte & Coccole :).

Oggi ti propongo il CESTINO DEI TESORI, uno dei pochi giochi davvero da promuovere per i bimbi dai 6 mesi in su!

I bambini piccoli non hanno davvero bisogno di giochi, o solo di alcuni molto selezionati. In realtà in casa ci sono già moltissimi oggetti che diventano ottimi “giocattoli” per i nostri figli, che sono naturalmente molto più attratti da ciò che vedono fare a noi, e riconoscono subito cose “vere” e “imitazioni”.

Il cesto dei tesori fu inventato da Elinor Goldschmied, psicopedagoga britannica formatasi grazie alla guida di terapeuti per l’infanzia del calibro di Anna Freud, Susan Isaacs e Donald Winicott. I suoi studi, le sue ricerche e le sue opere hanno contribuito a creare l’apparato moderno della psicopedagogia e parte delle pratiche per la cura dei disturbi dell’infanzia. Uno dei suoi lavori più noti e apprezzati è proprio il gioco del “cesto dei tesori“, descritto per la prima volta nel 1994 in People Under Three e il “Gioco Euristico” per i bambini dai 10 ai 18 mesi. Fu anche membro della Cooperazione Internazionale a favore dell’Infanzia ed ha lavorato nella supervisioni di nidi e strutture per l’infanzia anche in Italia. Read more »

Coronavirus e bimbi in casa/2: costruiamo qualche gioco insieme! Il bastone della pioggia

Proseguiamo con qualche idea di “sopravvivenza” per questo periodo strano e difficile, con un pensiero a chi è nelle zone rosse.

Ci sono molti giochi che si possono costruire in casa con materiali di riciclo.

Se i bambini sono troppo piccoli per partecipare, è un piacere del solo genitore, creare qualcosa con le proprie mani per il proprio bambino. Ma se i bambini sono sufficientemente grandi, possono partecipare anche loro, così l’attività sarà doppia: costruirlo – e poi giocarci! Questo gioco è particolarmente gradito ai bambini più piccoli, sotto l’anno e poco più, per il ben suono che ne ricavano muovendolo o sbattendolo.

Oggi ti propongo il BASTONE DELLA PIOGGIA !

Il BASTONE DELLA PIOGGIA è  uno strumento tradizionale diffuso soprattutto in America centro-meridionale,  in Africa ed Oceania. Era costituito, nella versione originaria sudamericana, da un tronco di cactus essiccato e scavato, riempito di sassolini ed altri materiali naturali e usato per chiamare la pioggia nei periodi di siccità.

Noi lo possiamo costruire facilmente con pochi materiali tutti in genere già presenti in casa: Read more »

PERCORSI PER DIVENTARE IBCLC O PEER: vorrei aiutare anche io le mamme in allattamento! Come posso fare?

Spesso ricevo richieste da parte di mamme ed operatori che, per esperienza diretta o di amiche e parenti, si appassionano all’argomento, e chiedono come possono anche loro aiutare le mamme.

E davvero c’è veramente tanto bisogno di aiuto, come dimostra il crollo dei tassi dell’allattamento nei primi sei mesi (fonti ISTAT ed altre).

Ma come si fa ad aiutare una mamma che vuole allattare?

Aiutare una donna ad allattare è un compito estremamente complesso, come ripeto spesso da queste pagine, e richiede una competenza molto specifica, che va a toccare aspetti fisiologici multifattoriali di pertinenza sia della madre che del bambino, meccanici e funzionali che riguardano la poppata, familiari, psicologici…  Ci si muove in un ambito molto delicato e complesso, e in un momento della vita delle persone molto delicato e speciale, e tutto questo  richiede una grande preparazione tecnica e non solo,  anche una attenzione ai sentimenti, al vissuto, alle relazioni delle persone con cui si entra in contatto.

Si può scegliere di aiutare le mamme in modo volontario o professionale. E’ importante essere estremamente chiari sul tipo di scelta che si vuole fare,  per se stessi e per le persone che cercano aiuto.

La figura professionale della IBCLC è come descritto qui e qui, una figura professionale certificata.  Oggi c’è un fiorire di figure che si propongono come esperte di allattamento, ma solo una certificazione rilasciata da un’ente esterno di comprovata autorevolezza può garantire quei requisiti necessari a chi si propone per aiutare le mamme in questa materia importante e così facile purtroppo a “rompersi”.

Per questo quando ho deciso che volevo fare questo come professione, ho scelto la qualifica che nel mondo viene riconosciuta a livello mondiale come la più qualificata. Certo, ciò richiede che per ottenerla si debba prepararsi seriamente e con determinati pre requisiti. Ma il campo in cui ci muoviamo a mio parere lo merita e lo pretende.

Come si può diventare IBCLC?

Si può diventare IBCLC se si è già un operatore della salute che lavora in ambito materno infantile e si ha già esperienza di aiuto a donne che allattano.

Ma che fare se sei un’operatore della salute ma non hai mai fatto esperienza diretta? O se ti serve formazione specifica sulle materie di esame?

O lavori in un ambito diverso da quello dell’allattamento?

O se sei una mamma che è stata “folgorata” dalla sua esperienza e vuoi dedicarti a questa passione in modo volontario o nel tuo tempo libero?

Ci sono molte strade possibili e posso aiutarti in ogni situazione, con una offerta completa e adattabile a ogni necessità. Read more »

Coronavirus: cosa fare con i bambini a casa?

Oggi eccezionalmente tratto un tema diverso dal solito. Dato che a causa delle disposizioni governative per limitare la diffusione del Coronavirus, asili, baby parking e scuole sono state chiuse per due settimane, anche qui a Latte & Coccole abbiamo dovuto fermare le nostre attività usuali, e abbiamo letto molti messaggi di mamme preoccupate: come impegnare i bambini in modo divertente per tutti questi giorni? Cosa fargli fare? E se nel frattempo devi fare anche tu delle cose?

Come sa chi mi segue sui social, faccio una campagna per far passare ai bimbi piccoli quanto più tempo possibile all’aria aperta, e non usare tecnologia elettronica. Ma ai primi di marzo se piove che si fa?
Allora nei prossimi giorni vi proporrò qualche gioco divertente da fare con i vostri figli quando non potete uscire, o siete appena rientrati.

 

La prima proposta è: Read more »

Tiralatte: sì o no? Dipende!

Il tiralatte è uno strumento spesso usato o citato da chi è in allattamento, ma le idee su di esso sono le più disparate.

Da chi dice che è utile, chi dice che è inutile, si arriva anche a chi asserisce che sia dannoso, mandi via il latte, o chi incoraggia ad acquistarlo in anticipo come accessorio indispensabile nella dotazione delle neo mamme.

Cosa ci sarà di vero? Come considerare questo strumento? Facciamo un po’ di chiarezza…

In un allattamento che funziona bene, si è ben avviato, e la mamma non si assenta per lassi di tempo troppo lunghi, il tiralatte non serve. In un allattamento esclusivo a richiesta, così come dovrebbe essere, è il bambino a poppare direttamente dal seno, prende tutto ciò che gli abbisogna, e il seno non necessita di ulteriore drenaggio.

Cosa se ne deve fare quindi una mamma che non ha alcun problema e può allattare a richiesta direttamente il suo bimbo?  Assolutamente nulla…
Quali sono le situazioni in cui allora usarlo? Read more »

Il bonus latte è un boomerang contro l’allattamento e contro le mamme

In questi giorni è stato approvato un emendamento alla legge di bilancio per il prossimo anno che inaugura un “bonus” di 400 € per l’acquisto della formula per chi “non può allattare”. Ovviamente ho ricevuto subito molti messaggi di chi mi chiedeva cosa ne pensassi…

Spesso le persone pensano che come IBCLC io sia contraria al latte artificiale a prescindere, e di conseguenza anche a dare aiuto economici alle donne che non possono allattare.

In realtà no!

Noi Consulenti in allattamento sappiamo bene che non è vero che “tutte le donne possono allattare”, come ho sintetizzato in questo articolo, dove ho anche spiegato che però la reale percentuale di donne impossibilitate a farlo sono davvero pochissime (c’è una discussione scientifica a riguardo, diciamo per semplificare circa l’1-3% delle donne, ma in realtà probabilmente è anche meno).

La stragrande maggioranza quindi di donne che non riescono ad allattare o hanno/pensano di avere poco latte (come spiego qui), potrebbero farlo se ricevessero l’aiuto corretto e tempestivo al momento giusto. La formula è l’unica scelta se il latte umano non è sufficiente o disponibile per un bambino di età inferiore a un anno, per cui spesso nella mia pratica clinica mi trovo a dover addirittura ribadire ai genitori la necessità che il loro bambino prenda la famosa “aggiunta” in quantità più o meno grande a seconda della situazione, nel frattempo che le strategie che propongo loro facciano effetto e la produzione della mamma aumenti o si ristabilisca.

Ma, proporre la formula a chi non ne ha bisogno, è un intervento dannoso per la mamma e il bambino e il loro allattamento e si dovrebbe fare molta attenzione a indurre una donna a usare il latte artificiale senza necessità o in alternativa ad una azione di recupero dell’allattamento al seno. Read more »

Il dolore all’inizio dell’allattamento è “normale”?

Sono le 3.06 della notte e sono davanti al PC perché mi sono svegliata molto prima della sveglia, e così volevo approfittarne per evadere la posta, ma… vedo una notifica da un gruppo di mamme dove periodicamente rispondo ai quesiti delle mamme.

“Mamme, ho partorito da pochi giorni e già ho i capezzoli tutti spaccati, ho un gran male, mi hanno detto di metterci di tutto di più, ma le ragadi stanno sempre là, non so che fare”.

Ecco, un appello, una richiesta di aiuto come a centinaia, il mio lavoro quotidiano.  Purtroppo questa mamma non è la sola, ma fa parte di una innumerevole schiera di neomamme in grande difficoltà, il cui allattamento ancora non è davvero partito e già minaccia seriamente di fallire a pochi giorni di vita del bambino … il problema però non è solo questo (come mai così tante  donne hanno così spesso ragadi e dolore ai capezzoli l’ho già trattato in altri articoli), ma le risposte che sono fioccate velocissime da parte delle altre mamme!

–          “Non mollare! Succede a tutte! In due settimane poi passa!”

–        “E’ successo anche a me e a mia sorella, abbiamo messo la crema XYZ: miracolosa! Ti passano subito!”

–         “Purtroppo devi solo pazientare, vedrai che poi ti passeranno”

–         “Il capezzolo deve fare il callo…”

–         “All’inizio le abbiamo avute tutte, devi stringere i denti!”

–         “Il primo mese (o due settimane, o una settimana – ognuno ha la sua versione) è fisiologico (!), poi vanno via.”

–         “Io ho messo i paracapezzoli/usato la lanolina/messo la crema GHJ e ho risolto in qualche settimana.”

Il top sono stati commenti di questo genere:

….”per tutto il primo mese attaccare il mio bambino era un incubo, meno male che mi sono aiutata col ciuccio perché si attaccava male e il ciuccio ha risolto questo problema.”

Ragazze, non sapevo da che parte iniziare! Creme e cremine? Ciucci che addirittura curano un attacco sbagliato?? Forse, vista l’ora, stavo facendo un brutto sogno?? Mi sono messa le mani nei capelli! Decine e decine di messaggi di questo tenore!

Con quelle risposte la povera neomamma avrà capito cosa fare per affrontare tempestivamente un problema che la sta portando a un altissimo rischio di interruzione dell’allattamento ad appena pochi giorni di vita del suo bambino?

Purtroppo NO. Read more »

Pubblicità mascherate della formula, influencer, e il “diritto di scegliere” con cosa alimentare tuo figlio

Leggo di sfuggita che una nota blogger/influencer o chicchessia (sto diventando vecchia, non riesco a star dietro a tutte ‘ste definizioni dei social…) continua a postare messaggi ovviamente pagati da una nota marca di formula (=latte artificiale) sulla bontà di quella particolare marca, e quanto cresce bene il suo bambino ecc ecc. Le sostenitrici dell’allattamento si indignano, e molte altre mamma si indignano contro chi si indigna, invocando il “diritto di scelta”, l'”esagerazione”, la “democrazia” e via dicendo.
Per es leggo messaggi del tipo:
– basta demonizzare chi non può allattare!
– vogliamo essere libere di scegliere senza essere giudicate
– e chi non può allattare senza latte artificiale che fa?
ecc

Forse serve un chiarimento:  chi si indigna lo fa perchè la pubblicità mascherata (perchè questo è…) è vietata da un Codice che riguarda la commercializzazione dei sostituti del latte materno (leggi qui).

Ma il Codice non riguarda la vendita e il diritto di comperare la formula o i biberon o qualsiasi altra cosa legale che ci pare, quindi non lede alcun diritto democratico. Read more »

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