Come allattare nel modo giusto: guarda il video

Ancora sulla sicurezza del latte in polvere… istruzioni ingannevoli e ultimo caso di richiamo di formula per contaminazione da Chronobacter (E. Sakazakii)

Allattare al seno offre numerosi benefici, tanto numerosi da non poter essere elencati tutti in un solo articolo senza renderlo lungo come un intero libro. Molti benefici abbiamo iniziato a scoprirli solo ora e probabilmente ancora conosciamo solo la “punta di un iceberg” che al contrario dei soliti iceberg citati nel detto, è una montagna di buone cose…

Uno dei vantaggi dell’allattare è la comodità e la sicurezza. Sulla sicurezza della formula invece non si parla ancora abbastanza e quotidianamente mi trovo in ambulatorio a dover ribadire l’importanza della corretta modalità di ricostituzione. Ho già parlato di questo qui. Perché torno a parlarne? Perché proprio in questi giorni c’è stato un richiamo dell’FDA di diversi lotti di formula contaminata da pericolosi germi.

Eppure non solo ancora spesso i genitori mi rispondono “ma noi abbiamo sempre fatto diversamente e non è successo niente”, minimizzando l’importanza del modo in cui preparano i biberon, ma anche noi IBCLC ci troviamo a discutere sui social o pubblicamente con persone che ci tacciano di “allarmismo” e invocano il diritto di semplificarsi la vita.

Ora, è chiaro che ricostituire il latte in polvere correttamente è una scocciatura: prima devi scaldare a 70°, poi mettere la polvere, poi raffreddare… ovvio che si fa molto prima a portare l’acqua direttamente alla temperatura alla quale dare il latte al bambino, che probabilmente sta anche sollecitando ad essere alimentato!

Ma è davvero così innocuo sbagliare nella preparazione della polvere? Come mai c’è ancora così poca informazione su questo aspetto?

Purtroppo sono anche gli stessi produttori a trarre in inganno i genitori!

Guardate cosa c’è scritto sulle istruzioni stampate sulle latte di diverse confezioni (due sono di marche di formula molto utilizzate, tra le aziende principali di questo settore a livello mondiale):

Pensate che sia un eccesso di zelo? Ormai 15 anni fa (2007) OMS concluse che le modalità di ricostituzione della formula in polvere – CHE NON E’ STERILE E IL PROBLEMA NON E’ L’ACQUA come ho spiegato nell’articolo linkato sopra – dovessero essere cambiate per via dei casi di malattia anche grave o morte che ancora si verificavano (gli ultimi casi prima di questo documento in Belgio nel 2002) .

Sono passati 15 anni e ancora sulle scatole di formula si trovano istruzioni che traggono in inganno i genitori!

La polvere deve essere ricostituita a 68-70° per essere certi che i germi vengano distrutti. Vale la pena di prendersi questo rischio per risparmiare 5 minuti? Almeno, per piacere, leggi le linee guida corrette per poter fare una scelta davvero consapevole e informata.

In questi giorni è stato diramato un nuovo avviso da parte dell’FDA americana per il ritiro di diversi lotti di formula contaminati da Chronobacter e salmonella (non sono stati commercializzati in Italia, ma potete trovare qui tutte le info: https://www.fda.gov/food/outbreaks-foodborne-illness/fda-investigation-cronobacter-and-salmonella-complaints-powdered-infant-formula-february-2022).

Quattro bambini sono stati infettati da Chronobacter e salmonella e uno di essi è morto. La cosa preoccupante è anche che secondo i rapporti i casi sono *aumentati* negli ultimi anni (report fino al 2018)*

Non sottovalutare come prepari la formula. Certo sono casi rari i Chronobacter, ma sono estremamente gravi (possono portare anche alla morte del bambino) e poi sono molti di più i casi di gastroenteriti, salmonella o altre patologie che il tuo bambino può contrarre.

Se poi stai anche allattando in parte, o hai appena smesso, ricorda che il mio lavoro è recuperare tutte queste difficoltà. Se vuoi, sono a tua disposizione per analizzare la vostra situazione e aiutarvi se possibile (nella stragrande maggioranza dei casi lo è!) a tornare o arrivare all’allattamento esclusivo o almeno parziale. Posso inoltre aiutarti a chiarire come preparare la formula e/o a gestire le poppate anche di artificiale in un modo più fisiologico.

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*https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7181934/

https://www.fda.gov/food/outbreaks-foodborne-illness/fda-investigation-cronobacter-and-salmonella-complaints-powdered-infant-formula-february-2022

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3291213/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4662064/

E se non fa il ruttino?

Il vostro piccolo o piccola è appena venuto al mondo, ma avete scoperto che è stato scambiato in culla – o tutti si aspettano che lo sia stato – con… un camionista (con tutto il rispetto per la categoria)!!!

Infatti una delle preoccupazioni o domande tipiche che ti possono fare quando il pupo ti si sta addormentando beato tra le braccia dopo una poppata, è che faccia il suo bel ruttino, e magari anche più di uno… Sembra secondo le zie o le amiche, che il ruttino sia un elemento fondamentale per la sua salute.

Così quando il pupo mangia, dopo la poppata ecco il dilemma: ruttino sì o no? L’ha fatto e non l’ho sentito? Era troppo poco e deve farne ancora?

Deve farlo sempre o no? Cosa fare e quanto aspettare?

E se non lo fa, posso metterlo giù?

Ho conosciuto molti genitori che passavano mezz’ore o ore intere ad aspettare questo fatidico evento, magari anche battendo in modo vigoroso ininterrottamente sulla schiena del malcapitato o macinando chilometri su e giù per il corridoio…

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Come faccio a far prendere il “secondo latte” al mio bambino? Me ne devo davvero preoccupare?

“Mi hanno detto che il primo latte è acqua e zucchero”

“Come faccio ad assicurarmi che alla bambina arrivi anche il secondo latte, quello che fa crescere?”

“Dopo quanti minuti arriva il secondo latte?”

“Ma d’estate non c’è il rischio che il bambino arrivi a prendere troppo latte grasso quando gli serve più latte acquoso?”

“Posso tirarmi un po’ di latte prima di attaccare il pupo, così prende più latte sostanzioso?”

“Mi hanno detto di aspettare almeno due ore tra le poppate altrimenti non ci sarà abbastanza primo/secondo (a seconda dell’interlocutore) latte alla poppata successiva”

“Ho letto in un libro che c’è anche un terzo latte”

Queste sono solo alcune delle domande che mi vengono poste dalle mamme molto spesso, e che a seconda della giornata mi fanno avere reazioni comprese tra l’alzare gli occhi al cielo e far gonfiare le vene del collo, passando per lo sbuffare e la tentazione di andare a fare un altro mestiere. So che le mamme che me le pongono le hanno sentite dalla vicina di casa, sull’immancabile gruppo di mamme sul social, o ahinoi anche da un operatore della salute o una “consulente” non meglio specificata, quindi mi armo di santa pazienza perché so che loro sono sinceramente preoccupate e certo non è per loro che sono sconsolata!

Pregiudizi sulla bontà e adeguatezza del latte materno ne sono sempre esistiti, in particolare da quando c’è stato il boom del latte artificiale. Qui puoi guardare il mio video e leggere l’articolo per esempio sull’importanza del colostro, il primo latte che produciamo per il bimbo appena nato. Oggi invece vorrei sfatare il mito del latte che “diventa acqua” dopo n mesi o il latte “poco sostanzioso” di cui spesso parlano le nonne, convinte da una generazione di scienziati poco informati che potessero esistere donne che producevano latte leggero, acquoso o troppo grasso.

Ma negli ultimissimi anni assistiamo a una versione 2.0 di queste credenze radicate nell’immaginario collettivo.

Le preoccupazioni sul “primo/secondo latte” sono una di queste versioni “modernizzate”, della serie “stavamo meglio quando stavamo peggio”, oppure “meglio non mettere troppe informazioni in giro se mancano le basi”.

Il vizio di ammantare di pseudoscientificità credenze vecchiotte è abbastanza frequente e mi fa periodicamente innervosire, soprattutto nei confronti di quelle persone che leggendo qua e là qualche notiziola sparpagliata degna della rubrica di Spigolature delle riviste settimanali di parole crociate, si inventano teorizzazioni completamente campate in aria.

Cosa c’è di vero allora nelle preoccupazioni che il bambino possa prendere “solo primo latte” o “troppo primo (o secondo) latte”?

Ci dobbiamo davvero preoccupare di questo?

Proviamo a pensare se invece che nel 2021 fossimo nel XVII secolo o ancor più nel 2000 a.C. o un milione di anni fa nella savana… l’allattamento ha sempre funzionato perfettamente per tutti i Mammiferi (più di 6000 specie attualmente sul pianeta), e per lo stesso Homo Sapiens dalla notte dei tempi, quando non avevamo a disposizione nessuno strumento per misurare le quantità, analizzare la composizione del latte, contare i minuti al seno o le ore tra le poppate.

Se c’è una garanzia che l’allattamento ci dà, è proprio che abbiamo a disposizione sempre l’alimento perfetto, ottimale, sempre adeguato per il lattante.

IL SENO NON PRODUCE DUE TIPI DIVERSI DI LATTE!

NON HAI DUE “RUBINETTI” DIVERSI!

Ti sei mai fatta queste domande sul latte vaccino?? Ti sembra che mamma gatta (o cavalla, o delfina, o gazzella…) se ne faccia?

Tutte queste sciocchezze su primo e secondo latte sono solo il modo per far rientrare dalla finestra quello che faticosamente ancora stiamo cercando di buttar fuori dalla porta: l’idea che il latte di mamma possa avere qualcosa che non va.

E fatichiamo ancora, eh! Ancora dobbiamo stare a spiegare che anche se salti due pasti il tuo latte va sempre bene, che se non mangi in modo ottimale il tuo latte va sempre bene, che se hai due gemelli o allatti in tandem non stai togliendo niente a uno dei due, e così via.

Queste idee io le chiamo “cambiare le informazioni ma non cambiare la testa” (leggi qui): è inutile che io parli delle più recenti scoperte sulle meraviglie strabilianti della composizione del latte materno a chi non ha ancora fatto davvero sua la FIDUCIA nella fisiologia materna. Cercherà sempre un’obiezione, un’eccezione, un distinguo per svalutare la tua capacità di produrre un latte che va sempre bene.

E attenzione, ci sono rare situazioni eccezionali, ma chi studia questa materia seriamente le conosce benissimo. E sono situazioni estremamente circoscritte e ben definibili.

Quando il bambino fa allattamento esclusivo a richiesta chiederà al seno, e riceverà dal seno, esattamente ciò di cui ha bisogno, in quel momento, in quella poppata, in quella giornata; quello che serve a lui per le sue esigenze di crescita e non solo.

Quindi, diffida di chi ti parla di primo-secondo latte lasciando intendere che c’è qualcosa che non va in uno dei due, e diffida soprattutto di chi vuole mettere regole rigide alle poppate per queste ragioni.

Per esempio chi ti dice che la poppata “deve durare almeno n minuti” (e il pupo che ne pensa?); o che non deve passare più o meno di un tot tra una poppata e l’altra altrimenti chissà che carenza avrà il tuo latte (cosa avranno mai fatto gli esseri umani quando non avevano orologi); o che se il bambino sta attaccato più di un certo lasso di tempo prenderà un latte squilibrato… o le variazioni sul tema…

Ci possono essere delle situazioni in cui serve “regolamentare” qualcosa nelle poppate se c’è un problema di allattamento o una difficoltà concreta in quel momento, ma questo viene valutato da una Consulente professionale solo dopo una accurata e attenta analisi della tua storia di allattamento e spesso anche aver osservato scrupolosamente almeno una poppata. E sono comunque situazioni molto specifiche (per esempio per un riflesso di emissione molto forte) dove ci sono tanti aspetti da considerare con cura ed attenzione, nel loro complesso.

E poi se vuoi sapere qualcosa di più, permettimi quindi di spiegarti un po’ qualcosa sulle meraviglie del latte materno, analizzando la questione “primo latte – secondo latte”: vedremo cosa c’è di vero la prossima settimana.


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L’ETICA NELLA PROMO-ZIONE E PROTEZIONE DELL’ALLATTAMENTO – seminario per operatori della salute e candidati IBCLC

Chi si occupa di allattamento deve saper affrontare tre aspetti fondamentali su cui si fonda un’approccio efficace per cambiare lo status quo attuale:

  • promozione
  • protezione
  • sostegno


    L’etica e la deontologia dell’operatore che si occupa di promozione, protezione e sostegno all’allattamento sono aspetti fondamentali del suo lavoro tanto quanto la sua competenza tecnica e scientifica.

Perché? In che senso? Come si declina concretamente questo aspetto nella pratica clinica quotidiana?

Affronteremo questo tema importante e delicato il 26 marzo nel prossimo seminario online per operatori.

Come deve comportarsi un’operatore della salute per essere non solo efficace ma anche etico e corretto verso la sua utenza e verso gli stakeholders? Quali responsabilità ha nei loro confronti?

Come posso riconoscere un comportamento deontologicamente corretto? Quale impatto hanno alcune pratiche molto comuni ma scorrette nei confronti di chi si dice che andiamo ad aiutare?

Queste domande sono doppiamente importanti per un IBCLC o un aspirante tale. Infatti, in quanto IBCLC siamo tenuti a rispettare non solo la legge ma anche il nostro codice deontologico e il Codice OMS/UNICEF (Codice Internazionale per la Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno).

Ne parleremo nel 13° modulo di aggiornamento ed approfondimento per operatori della salute, che si terrà online venerdì 26 marzo dalle 14.00 alle 19.00 su Zoom.

Il questo seminario online INTERATTIVO, analizzeremo gli aspetti etici e deontologici di interesse per l’operatore della salute in campo materno-infantile e in particolare per chi si occupa di lattazione e desidera presentarsi all’esame IBCLC.

In particolare svilupperemo i temi:

  • Etica della pratica dei professionisti della lattazione: cosa è l’etica in generale, e cosa significa nello specifico per gli operatori e per gli operatori in allattamento. Come si declina, quali aspetti pratici sono coinvolti, come definire un codice etico.
  • Il consenso informato: cosa è, quali obiettivi ha, chi tutela, come organizzarsi.
  • Codice OMS/UNICEF e leggi italiane, e aspetti concreti nella pratica   professionale: storia, ratio ed obiettivi del Codice, come ci interessa, implicazioni concrete nella pratica clinica quotidiana. Come rispettarlo e farlo rispettare.
  • Deontologia per l’IBCLC e l’operatore della salute che promuove e protegge l’allattamento: l’etica nello specifico per chi si occupa di allattamento

Saranno portati molti esempi pratici e svolta una parte interattiva e pratica per riconoscere i comportamenti corretti e scorretti.

Le 5 ore di seminario sono valide per coprire le ore di etica previste per accedere all’esame IBCLC.

Sarà rilasciato attestato di partecipazione.

Iscrizioni entro e non oltre il 15 marzo.
Il modulo successivo sarà come sempre a fine aprile: FRENULI CORTI: come riconoscerli e cosa fare per preservare l’allattamento.

I moduli di aggiornamento ed approfondimento sono mensili. Per avere il calendario completo visita il link: http://www.latteecoccole.net/2020/06/formazione-operatori-materno-infantile-allattamento-ibclc-ecm-cerps/
Il calendario viene aggiornato periodicamente con nuove date.
Al momento tutti i corsi di formazione sono tenuti online, in ottemperanza al DPCM.

Sconti per pacchetti, chiedi maggiori info, scrivendo a consulenteallattamento@gmail.com

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Svezzamento: perché passare dalle pappe (e non lo chiamate “svezzamento classico”!) al cibo della famiglia

Spesso le mamme iniziano a svezzare i loro bambini con le pappe, semplicemente perché non conoscono alternative.
Inoltre altrettanto spesso iniziano in un modo e poi si chiedono se possono cambiare. Si può fare?
E come mai ci sono queste “correnti di pensiero” oggi? E sai che prima non c’erano questi dilemmi?
Infatti, da più o meno due generazioni, in Italia è arrivata la moda di svezzare i bambini con le pappe e omogeneizzati, per il fatto che l’età di svezzamento era stata notevolmente anticipata (3 mesi o negli anni ’60 addirittura 2 e mezzo!) e quindi i piccoli non erano assolutamente in grado di gestire qualcosa di diverso dal latte, un alimento liquido… quindi l’escamotage fu di rendere il cibo solido… liquido.

E perché questa la chiamo moda?
In genere sento parlare dello svezzamento con il brodo vegetale, e/o pappa frullata, o omogeneizzati, come “svezzamento tradizionale” o “classico”… ma non è “classico” un bel niente! Le mamme umane hanno svezzato in modo totalmente diverso per ben 3 milioni di anni, e solo negli ultimi 50-70 anni con cibo reso semiliquido.

Per buona parte della storia dell’uomo, l’unico utensile per sminuzzare il cibo erano le mani e denti, e al massimo una selce. Le nostre ave non avevano certo utensili elettrici o attrezzatura che trita e omogeneizza come quelli a nostra disposizione oggi.  Quindi, ecco perché lo svezzamento con patata-carota-zucchina (di cui tra l’altro 2 componenti su 3 vengono dalle Americhe, quindi usati solo dal XVI secolo in poi in Europa…) lo chiamo una moda: come tutte le mode è una modalità arrivata abbastanza all’improvviso, senza precedenti, molto diffusa e sponsorizzata come il must all’avanguardia…
Nell’arco del secolo scorso, in Italia più o meno dopo la Seconda Guerra Mondiale, tutte le mamme furono incoraggiate – o costrette – a imboccare i loro bambini con una pappa semiliquida, o addirittura mettere la pappa nel biberon, in nome della modernità e dei progressi della scienza e della tecnica! Purtroppo però senza sapere molto della fisiologia di un bambino molto piccolo… Read more »

Buona estate e buon anniversario…

Come stai?

Oggi ti scrivo con il mio “cappello” istituzionale, cioè come Presidente di Latte & Coccole, ma anche come mamma, perchè oggi è un giorno speciale pure per me personalmente.

E’ finalmente arrivata l’estate anche se sarà ancora condizionata dal COVID e quindi un po’ diversa…
In genere in questo periodo Latte & Coccole chiude tutte le attività ordinarie, gruppi, laboratori, ecc, e lasciamo solo l’ambulatorio per l’allattamento, che garantisce aiuto tempestivo 12 mesi l’anno per le mamme che hanno bisogno di intervento per problemi e dubbi nella gestione del loro bambino. Io quindi sono sempre in prima linea, pronta ad aiutare le mamme in difficoltà (e se mi prendo una pausa per rigenerarmi c’è sempre una collega a sostituirmi), ma ho sicuramente molti meno impegni, con la sede a riposo per buona parte delle tante cose che ci piace organizzare…

Quest’anno non sembra che sia arrivato quel momento, perché in realtà abbiamo dovuto sospendere tutte le attività in sede dal lontano (sembra davvero lontanissimo, non sembra anche a te??) 3 marzo. Read more »

Quali sono i tiralatte assolutamente da evitare

Oggi in commercio esistono davvero decine e decine di tiralatte diversi.

Come in ogni campo, nella vasta gamma di prodotti a disposizione ci sono quelli migliori e quelli peggiori, ma anche semplicemente quelli più adatti in una particolare situazione e altri adatti invece a circostanze diverse. Per fare un esempio che faccio spesso alle mamme, pensa agli autoveicoli: le auto in commercio sono di tanti tipi diversi, e nel tuo caso potresti aver bisogno di una city car di piccola cilindrata, oppure di una macchina più grande e potente. O magari la tua utilitaria andava benissimo fino a ieri ma ora che in famiglia siete diventati 4, è ora di cambiarla per una station wagon…

Nel caso dei tiralatte però c’è un ulteriore faccenda che complica la vita della mamma (o molto più spesso del papà che è stato spedito senza tanti complimenti con l’esortazione “vammi subito a comperare un tiralatte!!!”, di fretta e senza grandi delucidazioni): l’allattamento è terra di nessuno, e purtroppo in commercio ci sono ancora strumenti dell’anteguerra che è una vergogna siano ancora venduti. Read more »

Post parto e allattamento: cosa succede dopo la nascita? Secondamento, morsi uterini e lochiazioni

Dopo il parto, soprattutto se è il tuo primo bambino, ti troverai in una situazione nuova, diversa da quella a cui eri abituata da quando hai iniziato ad avere le mestruazioni tanti anni fa, e ancor più da quella che hai vissuto negli ultimi nove mesi circa.

Questo, unito a una certa ignoranza di base ancora purtroppo diffusa su come funziona il nostro corpo, fa sì che ci sia una certa confusione quando si parla di post parto, ritorno del ciclo, allattamento e fertilità. E come al solito, ancora maggiore ignoranza sul ruolo fondamentale che l’allattamento gioca in questa fase. Cerchiamo allora di fare un po’ di ordine.

In questo articolo ti parlerò nello specifico di cosa accade nell’immediato post parto (prime ore/giorni dopo la nascita).

Secondamento, morsi uterini e lochiazioni

Man mano che il tuo utero è cresciuto per fare spazio al bambino che cresceva, è diventato delle dimensioni circa di un cocomero, mentre in genere è grande come una grossa pera. Inoltre ospita, oltre al tuo bimbo/bimba, anche la placenta, il sacco con il liquido amniotico e cellule varie. Read more »

Partorire ed allattare in epoca di COVID-19: aggiornamenti al 2/4

Ho già parlato di allattamento e Coronavirus qualche giorno fa qui, ma le autorità sanitarie devono fronteggiare un virus per molti versi sconosciuto, quindi in questi giorni gli aggiornamenti si susseguono e non sempre le raccomandazioni, emesse alla luce delle evidenze fino al momento raccolte, vengono rispettate.

In particolare in questi giorni è di grande preoccupazione per noi operatori che ci occupiamo di salute della madre e del bambino, ciò che sta accadendo molto frequentemente alle mamme che vanno a partorire. Come spesso accade a prescindere dal COVID-19, nonostante una mole di evidenze scientifiche solide, inoppugnabili e che tutti dovremmo ben conoscere e applicare, che ci dicono che separare madre e bambino alla nascita e non far allattare è un grosso errore e ha conseguenze di salute che possono andare dall’entità lieve al rischio di vita sia per la madre che per il bambino, si applicano principi di “prudenza” (sarebbe meglio dire paura?) disconfermati dalle prove scientifiche raccolte fino ad ora, compresi i casi clinici analizzati, e il percorso nascita viene spesso largamente ostacolato.

In tal senso segnalo che come Associazione ho sottoscritto il documento Position statement: Emergenza COVID-19 e assistenza rispettosa alla maternità e nascita, che trovate qui: https://ovoitalia.wordpress.com/2020/03/24/position-statement-emergenza-codiv-19-e-assistenza-rispettosa-alla-maternita-e-nascita/ – documento firmato da numerose associazioni e organizzazioni non solo italiane, per proteggere le madri in questo periodo di emergenza.

Quindi, cosa dice, o meglio conferma (se vedi l’articolo precedente), la Scienza allo stato attuale? Il grassetto indica citazioni che ho copiato e incollato direttamente dalle fonti che riporto in fondo all’articolo (*). Read more »

Coronavirus e bimbi a casa/5: il gioco dello Stiamoacasa

Buongiorno! Come stai? Come ti sei organizzata per la quarantena? Eccomi di nuovo dopo qualche giorno… ci sto mettendo un po’ pure io a fare ordine in questa organizzazione straordinaria, e siamo già a una settimana intera di quarantena qua a Roma, e molto di più per chi mi legge dal Nord. Il mio pensiero va sopratutto a chi ha bimbi piccoli che già camminano, perché se è dura per tutti, per chi ha un piccolo con l’argento vivo addosso, in genere sinonimo di tanta salute, stare in casa per giorni è veramente difficile. Ecco da dove nasce l’idea di questa serie di articoli! Se hai perso i primi, li trovi scrollando in basso nella home, e soprattutto ti invito a leggere e mettere in pratica il primo articolo (clicca qui), quanto possibile per l’età del tuo bambino o bambini, perché i piccoli si interessano e impegnano molto di più a fare le cose con te che con il gioco più stimolante al mondo.

Oggi ti propongo un gioco inventato/disegnato dalla mia cara amica Roberta Guzzardi. Roberta è una psicoterapeuta e disegnatrice che mette insieme i suoi talenti disegnando delle “pillole” psicologiche per il suo profilo FB e Instagram. Robi è anche l’autrice del logo di questo blog, e del logo di Latte & Coccole <3!
Pensando a voi mamme in questa situazione di emergenza, ha creato il GIOCO DELLO STIAMOACASA. Read more »

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