Da qualche giorno il mio bambino vuole stare sempre attaccato! Che succede? Gli scatti di crescita

Allattare non ha uno schema prevedibile nell’arco della giornata, e il numero di poppate può essere veramente molto variabile. Dopo il primo periodo di caos totale però, molte mamme si rendono conto che i loro bambini hanno uno schema abbastanza di massima, mooooooolto elastico, certo, ma con qualche elemento comune. Per esempio ci sono bambini che di solito la mattina fanno solo un paio di poppate, quelli che di pomeriggio fanno sonnellini di mezz’ora o un’ora ecc… insomma, passate le primissime settimane potresti riuscire a programmare un’uscita sapendo cosa aspettarti tra un minimo e un massimo di poppate.

Ma ecco che all’improvviso accade qualcosa.

Quasi dalla sera alla mattina, tuo figlio attacca a chiedere il seno in modo molto più frequente, insistente, e con un numero di poppate che forse faceva solo nei primi giorni. Sembra sempre affamato, appiccicoso, non ne ha mai abbastanza. Ti ritrovi a stare tutta la giornata sul divano, e a malapena ti dà il tempo di andare al bagno… Potresti avere la sensazione di avere il seno completamente vuoto, e trovarti le tette mosce come due calzini – soprattutto la sera, che è anche il momento tipico in cui il bambino sembra veramente insoddisfatto e si attacca ogni 5 minuti!

Ovviamente tutti intorno a te iniziano a dirti che il tuo latte non è più sufficiente, o che è diventato “acqua”. Attenta! Non ti far spaventare da questi consiglieri, che spesso portano mamme senza alcun problema di allattamento, a passare alle aggiunte di formula, e quelle sì che creano un vero problema di produzione di latte!

Ma può essere che all’improvviso il tuo seno non sappia più cosa deve fare? Che il tuo latte si “annacqui”? Certamente no: nessun organo del corpo si “spegne” senza motivo, e il seno non fa eccezione.

Cosa sta accadendo quindi?

Ci sono dei momenti tipici in cui i bambini pare che abbiano bisogno di crescere di più e di poppare più latte. Noi Consulenti li chiamiamo scatti di crescita o giorni di frequenza.
Spesso questo accade alle 3, 6 e 12 settimane, ma i bambini non sono fatti in catena di montaggio, per cui non ti stupire se tuo figlio invece decide di avere uno scatto di crescita a 8 settimane e 3 giorni. A volte poi i giorni di frequenza avvengono dopo un problema di allattamento per via del quale il bambino aveva poppato poco, o dopo una mastite o un malanno del piccolo che era inappetente mentre combatteva il virus o germe.

La maggior richiesta del seno è quindi il modo semplice ed efficace per avere il latte di cui tuo figlio necessita in questo momento.

Il bambino chiede più latte e più poppate, e così il tuo seno velocemente ed prontamente riadegua la produzione sui bisogni del momento del piccolo.
Non è un meccanismo meraviglioso?
L’unica cosa che devi fare quindi per assicurarti che il tuo seno produca sempre quanto serve a tuo figlio – anche nei giorni in cui gli serve di più – è fare quello che già stai facendo: allattare e seguire i segnali del bambino.

Certo, molte mamme allora mi rispondono: ok, Martina ma nel frattempo io che faccio, mando la casa a scatafascio? E gli altri figli? E la spesa? E… tutte le mille cose che devo fare?

 

Ho due buone notizie per te, se stai pensando le stesse cose:

1. lo scatto di crescita è molto breve. In genere il seno ci mette circa 3-4 giorni a ricalibrare la produzione. Ma potrebbero esserne sufficienti anche 2, e al massimo in genere in una settimana tutto torna a un ritmo gestibile;

2. più sei sollecita a rispondere allo scatto, cioè prima e più spesso offri il seno, più rapidamente la produzione aumenta.

 

Altre due buone notizie correlate sono che:

3. potresti approfittare dell’occasione per prenderti 2 o 3 giorni per rallentare un po’ il ritmo. Sapendo che lo scatto di crescita è temporaneo, non farti prendere dal panico, lascia stare la polvere (è tanto gentile, aspetta senza proteste), mangiate cibo da asporto o cose che non chiedono grandi preparazioni, fatti aiutare con il bucato (questo in realtà dovrebbe essere la norma con un bimbo così piccolo!), e approfitta dei momenti extra di riposo che le poppate ti regalano;

4. si può allattare ovunque e facendo quasi tutte le tue normali attività. Quindi se proprio non puoi seguire il punto 3, puoi allattare mentre fai la spesa (una fascia ti sarà di notevole aiuto), mentre pulisci casa (il movimento mentre passi l’aspirapolvere è un calmante eccezionale per un bambino nervosetto), mentre porti gli altri figli a scuola (con la tetta in bocca i piccoli in genere stanno pure più tranquilli).

 

Se sei dubbiosa e non sai se sei alle prese con uno scatto di crescita, contatta una Consulente, soprattutto se vedi che dopo una settimana ancora non passa, o se è associato a un problema di crescita. Inoltre, i bambini non nascono con uno scatto di crescita, e esso non è associato a dolore al seno o capezzoli, ragadi o ingorghi. In questi casi facilmente non è uno scatto di crescita e potresti avere bisogno di aiuto competente per risolvere la difficoltà e passare finalmente ad un allattamento sereno. Chiamami subito se sei preoccupata!

 

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 Photo credits: http://www.imgrum.org/user/saraelle.enrose/21388734/1489231237919196890_21388734

 

 

 

 

 


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