Il mio bambino non è tranquillo al seno: il riflesso di emissione troppo forte

Hai un bambino che quando sta al seno sembra non trovare pace? Si agita? Si attacca e stacca in continuazione? Si contorce? Gli va il latte di traverso?

Magari hai subito pensato di non avere abbastanza latte, eppure il tuo bambino sta crescendo bene… La faccenda non ti quadra, però purtroppo ogni volta che le poppate non sono serene, lo spauracchio n° 1 è in agguato: ho poco latte!?

Invece sai che c’è una situazione in cui il problema potrebbe essere legato a un flusso “esagerato”?

Alcune mamme hanno quello che noi chiamiamo “riflesso di emissione troppo forte“.

Il riflesso di emissione è quello per cui il seno “manda” il latte verso il capezzolo, e quindi al tuo piccolo. Per saperne di più su cosa è il riflesso di emissione (o riflesso ossitocinico) leggi *qui*.

Per alcune mamme questo riflesso è, per così dire, “regolato al massimo”. Quindi quando l’ossitocina parte, al bambino arriva un getto di latte che può avere difficoltà a gestire.

Il riflesso di emissione troppo forte non è una malattia: è una caratteristica personale della mamma.
Non si sa perché alcune donne ce l’abbiano, anche se spesso va di pari passo a una iperproduzione.
E dipende anche dal bambino come riesca a gestirlo.
Infatti ci sono donne con il riflesso molto forte e bambini che lo gestiscono malissimo, protestando a ogni singola poppata per settimane, e altri bambini che si godono tanta abbondanza.

Anche io personalmente ho questa caratteristica e posso testimoniare in prima persona con i miei due figli, che hanno reagito a questa particolarità della loro mamma in due modi completamente diversi: uno arrabbiandosi e facendo poppate brevissime, l’altro imperturbabile che buttava fuori l’eccesso senza fare un fiato dopo poppate lunghissime. Entrambi crescevano come vitelli, tra l’altro!
Allattare è una relazione, perciò come vanno le cose dipende sempre da entrambi gli “attori”.

Quindi se il pupo riesce a gestire il tuo flusso senza problemi, cresce e non ha evidenti disturbi (scioperi, coliche, ecc), non devi fare nulla o ben poco. Generalmente dopo il 4° mese (chi prima, chi dopo, ovviamente…) anche i bambini che fanno fatica a controllare l’arrivo del latte imparano e la battaglia al seno va a sparire.

Se invece il tuo bambino fa fatica ad affrontare il riflesso di emissione, può essere utile parlarne con una consulente e farle vedere almeno una poppata, perché un flusso ingestibile o frustrante può portare a problemi nella suzione o a scioperi e rifiuti del seno. Bambini che altrimenti crescerebbero bene, se non benissimo, e popperebbero per mesi e mesi, potrebbero essere portati a svezzarsi anzitempo e a preferire la suzione del dito, biberon o ciuccio.

Ci sono poi delle tecniche di “sopravvivenza” al riflesso di emissione troppo forte, che possiamo provare per aiutarvi a minimizzare il fastidio e imparare a gestire meglio questo flusso esuberante. Ricorda che siamo tutti diversi, mamme e bimbi, e quindi una tecnica può essere utile o risolutiva per una mamma e non per un’altra, come anche per una mamma con un figlio e non col successivo. Se sei in questa situazione e hai verificato di avere davvero il riflesso di emissione troppo forte, ti suggerisco quindi sempre di provare e vedere come va, possibilmente con l’affiancamento della IBCLC che ti aiuta a interpretare cosa sta succedendo e perché.

Attenzione infatti alle diagnosi facili e improvvisate: fino a 4 o 5 anni fa questo termine era totalmente sconosciuto tranne che a noi consulenti, ma ora che se ne inizia a parlare, molto facilmente (troppo), si dice a mamme con bimbi che piangono al seno o agitati “ah, ma allora avrai il riflesso troppo forte”, quando invece l’eventuale problema è tutt’altro, ritardando spesso anche una diagnosi corretta. Rivolgiti quindi sempre a persone competenti per far valutare la tua situazione a 360° per avere una risposta concreta e affidabile.

Cosa posso fare se ho il riflesso di emissione troppo forte? Prossimo articolo!
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