“Non hai abituato il tuo bambino al biberon?”

“E se poi un giorno devi allontanarti? Abitualo a prendere la tettarella che non si sa mai… tante volte dovesse servire”.

Spesso le mamme che allattano si sentono dare questi consigli: è successo anche a te?

Ma serve davvero abituare il bambino al biberon?
La preoccupazione comune nelle persone che ti invitano a fargli usare il biberon ogni tanto per abituarlo, è che se per qualche motivo ti devi assentare, poi il bambino non sappia alimentarsi o bere da esso, e si disperi finché non rientrerai. Il biberon poi è diventato uno strumento così comune, che una mamma che non lo ha in casa o non lo usa, viene guardata come un’aliena. Eppure per centinaia di migliaia di anni l’Homo Sapiens è sopravvissuto avendo un solo strumento a disposizione: il seno della mamma!

Così tu,  soprattutto se ti sei ben informata sull’allattamento e/o hai faticato le sette proverbiali camicie per farlo partire bene o per risolvere innumerevoli pasticci, forse sei preoccupata a introdurre il biberon.
E se poi il tuo bimbo o bimba si confonde e non sa più come poppare correttamente al seno?
E se poi diminuisce la produzione di latte?

Oppure hai fatto delle prove che sono miseramente fallite, con pianti e strilli disperati, e latte versato ovunque tranne dove volevi che andasse. Così si avvicina il momento in cui devi uscire di casa e di pari passo la tua ansia: come farà senza di me?

A volte queste preoccupazioni sono seriamente fondate, altre no, e vale sempre la pena di analizzarle una per una se ti trovi in preda a dubbi e preoccupazioni… e poi… siamo sicure che davvero ‘sto biberon sia così indispensabile?

Effettivamente molti bambini allattati non sono capaci a bere da un biberon e una tettarella artificiale.
Infatti la suzione naturale prevista per poppare al seno, che ogni bambino sa fare già molte settimane prima della nascita, è completamente diversa da ciò che invece è costretto a fare da un biberon. Quanto più il bambino è piccolo, tanto più effettivamente il rischio che confonda la suzione esiste. Con un bimbo più grande (dopo i due mesi circa), invece, il pericolo diminuisce, e anche tu sei in grado di riconoscere subito che qualcosa non va, e correre ai ripari. Però non è così automatico che di fronte a una bottiglia con tettarella, sappia cosa farsene.

Così, mettiamo che domani devi fare qualcosa e non puoi portare il piccolo/a con te, cosa puoi fare?
Intanto, sei sicura di non poterlo portare? Forse se ci pensi bene puoi trovare una strategia alternativa. La persona che lo terrebbe in tua assenza, per esempio, non può venire insieme a te e darti una mano nel bisogno? Ricorda che il tuo bimbo/a ha bisogno di vicinanza e contatto con te a prescindere dal seno.
Poi, sei sicura che non ci sia un altro strumento per dare il latte ? I bambini sono bravissimi a bere da molte altre cose.
Per esempio da un bicchierino, tazzina, cucchiaino o con una normale cannuccia come quelle in dotazione nei succhi di frutta in brick. Se è molto molto piccolo – nei primissimi giorni di vita- puoi fargli dare il latte con un contagocce.
Pensi che sia troppo piccolo per saper usare questi strumenti? Pensa che noi IBCLC li usiamo coi neonati, anche quelli prematuri!

Ci sono anche mezzi molto più sofisticati, ma probabilmente se l’uso che ne devi fare è per gestire le tue assenze e per il resto l’allattamento procede bene, non ne hai bisogno e puoi evitare di spender soldi in attrezzature complicate.

Se il bimbo ha più di sei mesi e ha iniziato lo svezzamento, può bere da un normalissimo bicchiere. Magari mettigli  poco liquido per volta che deve imparare a gestirlo, e usa un bicchiere infrangibile. Sono molto comodi anche i bicchieri irrovesciabili e quelli col beccuccio, che riducono molto le docce 🙂  e gli allagamenti:-) .

Fai qualche prova e abbi pazienza se un po’ di latte va sprecato: uno strumento nuovo richiede un po’ di pratica.

Se non trovi un sistema che ti convinca, o hai ancora dubbi e preoccupazioni, vieni a parlarne in ambulatorio per l’allattamento: ho visto tantissime situazioni diverse e sono certa di trovare una soluzione anche per te.

Devo rientrare a lavoro: come mi organizzo? Prossimo articolo!

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