Oggi sembra che avere latte sia questione di caso o fortuna.
Forse anche tu già dalla gravidanza ti sei chiesta “avrò latte?” o ti sei augurata di essere fortunata ed averne.
Altre volte il dubbio viene instillato dalle persone intorno a te: “pensi che avrai latte?”, “speriamo che potrai allattare”, “io sono stata sfortunata e non mi è arrivato”, “io ne avevo poco”, “mia mamma non ne aveva e così non l’ho avuto neanche io”… Questi sono i commenti più comuni che ti puoi sentir dire.
Infatti non è logico pensare che un processo fisiologico così fondamentale per ogni Mammifero sia diventato una questione di fortuna per gli esseri umani.
Ma come è possibile?!
In definitiva non siamo Mammiferi anche noi?
Siamo cioè una specie animale che appartiene a una Classe composta attualmente di circa 5400 specie diverse, tutte contraddistinte da questa caratteristica: una volta che il cucciolo esce dalla pancia della mamma (o per un paio di curiosi casi da un uovo…), viene allattato dalla madre. In pratica, le femmine di tutti i Mammiferi sono provviste di ghiandole mammarie, che secernono un liquido adattato perfettamente per le necessità di quel cucciolo, e di quella specie, e solo grazie a quel latte il piccolo cresce e prospera finché non arriva al momento giusto per allargare i suoi orizzonti e iniziare a mangiare qualcosa di diverso, che dipende poi dalle caratteristiche di quella specie (erbivora, carnivora, onnivora, ecc).
Se il seno non funzionasse più bene per così tante donne, e non fossimo nel Terzo Millennio ma 100.000 anni fa, saremmo a rischio reale di estinzione! Infatti, in quanto Mammiferi, noi siamo uguali ai nostri progenitori, e i Mammiferi stessi prosperano sulla Terra da circa 290-250 milioni di anni (l’inizio del Triassico, molto prima dell’estinzione dei dinosauri). Per arrivare fino a noi, l’allattamento DEVE essere stato un processo molto efficiente e poco vulnerabile a causa di imprevisti.
Perché mai non dovrebbe più esserlo oggi?
Quanti casi possono essere non sanabili?
In realtà come in ogni problema del nostro corpo, le situazioni irrisolvibili sono rare.
Un esempio può essere un problema congenito al seno. Ma quante donne nascono con un seno che non si svilupperà mai con la crescita? Non certo una donna su tre!
Ma se la lattazione è un processo così naturale e così collaudato, come mai tanti allattamenti falliti, tante difficoltà e problemi?
La stragrande maggioranza delle difficoltà, in effetti, non sono congenite ma vengono indotte: da un parto difficile e/o un post parto senza aiuti concreti, dalla mancanza di informazioni corrette su come funziona la produzione di latte, da un posizionamento o attacco da correggere, dal non sapere dove andare velocemente se si ha bisogno di aiuto e via dicendo.
Oggi purtroppo paghiamo il prezzo di un paio di generazioni tirate su a formula (il cosiddetto “latte artificiale”), quindi abbiamo perso le conoscenze ancestrali femminili che ci passavamo di madre in madre e che ogni ragazza imparava fin da bambina semplicemente dall’osservazione delle donne della sua famiglia e paese.
La natura ha collaudato l’allattamento per milioni di anni, ma non aveva previsto i biberon, i ciucci, le nursery, gli orologi, le bilance, e… i consigli del vicinato!
Anche quando l’allattamento è stato messo in difficoltà da questi “incidenti di percorso”, comunque, si può rimediare, se si prende la situazione per tempo. Quindi, la prima cosa da fare è analizzare la situazione insieme a un operatore esperto in questi tipo di problematiche per comprendere cosa sta succedendo e quali sono le cause. Questo non si può fare da sole, generalmente, ma è necessario l’aiuto di una persona qualificata a farlo! D’altronde se stamani ti svegli con un dolore anomalo in un certo punto del tuo corpo, ti curi da sola senza avere una minima idea di cosa potrebbe essere o chiami il tuo dottore?
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