Devo staccare il mio bambino dopo un certo numero di minuti altrimenti prende aria?

Tra le cose estremamente stravaganti che si dicono sull’allattamento (e ti assicuro che ce ne sono a decine e decine… cose che voi umani  – citando Blade Runner…), ce n’è una che stenta ad essere sradicata: il PROBLEMA del bambino che prende aria mentre poppa!

Ora, io davvero non capisco perché ci sia tutta questa enfasi sull’aria che prendono i bambini, neanche temessimo che si gonfino come degli pneumatici, o se la questione nasca esclusivamente dallo spauracchio delle coliche, che tra l’altro non hanno niente a che fare con l’aria nella pancia del pupo (leggi qui)! Con l’aria ci campiamo, e tutto il nostro corpo è permeato e funziona grazie all’ossigeno. 

Ma resta il fatto che su questo assillo dell’aria mentre poppano si gioca la serenità di molte mamme, e di conseguenza anche dei loro poveri figlioletti.

Infatti, la preoccupazione che il pupo “prenda aria” provoca svariate conseguenze:

– la mamma si preoccupa che il bambino si attacchi bene solo affinché non prenda questa famigerata aria, e non per i motivi reali, e cioè che se non è attaccato correttamente rischia dolori ai capezzoli, ragadi, ingorghi, o che il bambino non riesca a estrarre efficacemente il latte, quindi si addormenti troppo presto, mangi poco, stia sempre attaccato con poppate interminabili e poi sia sempre insoddisfatto, al controllo del peso non sia cresciuto abbastanza, ecc (ognuna di queste voci merita una analisi approfondita e per molte ci sono già articoli ad hoc, e se ti trovi in una di queste situazioni è piuttosto probabile che tu debba chiamare per farti vedere);

– la mamma si preoccupa della propria alimentazione, pensando che ciò che mangia abbia un’influenza sull’aria che ha il bambino nella pancia, facendo diete in bianco o restrittive tristissime o sbilanciate;

–  la mamma stacca il bambino a intervalli per fargli fare il ruttino, magari mentre lui sta beatamente ciucciando o sta piuttosto addormentandosi pacifico;

– la mamma pensa di dover staccare il piccolo dopo n minuti, perchè altrimenti a un certo punto non esce più latte ma aria.

Ecco questa è davvero una delle idee più stravaganti di tutte.

Ma da dove mai verrà tutta questa aria? Hai mica delle branchie da qualche parte sulle tue mammelle? Giuro che in 25 anni io non ne ho mai viste!

Ma no, mi dicono scuotendo il capo i convinti sostenitori di questa teoria, ovvio che l’aria viene dai dotti, dall’interno! Ah sì, davvero? Oh mamma… costoro sanno che il latte si forma negli alveoli, sintetizzato dal tuo sangue? E quindi da dove verrebbe tutta questa aria: dal tuo sangue? Ragazzi, se tu avessi aria in quantità nel sangue, sarebbero emboli! E ancor prima di doverci preoccupare se davvero questi emboli passano nel latte (e ti assicuro di no), tu avresti bisogno di una ambulanza entro pochi minuti! Ma non te ne preoccupare: l’embolia è una cosa rara causata da circostanze estreme, non avviene nella vita normale quotidiana…

Inoltre ancora più improbabile pensare che questa presunta aria arrivi proprio dopo un certo n di minuti :)…

Oltre a chiedermi da dove mai verrebbe, mi viene spontaneo chiedermi chi ha stabilito il numero di minuti entro il quale si manifesterebbe tale fenomeno (anche su questo ci sono interessanti correnti di pensiero).

Sai allora da dove vengono queste idee?

Ahimè, sempre e soltanto dall’idea imperante che il seno funzioni come un biberon. Hai presente cosa è un biberon: una specie di bottiglietta che viene riempita di un certo quantitativo di latte, e nella parte restante contiene aria. Quando il latte esce la bottiglia sarà vuota, o per meglio dire piena di aria. Ecco da dove viene l’idea che dopo un certo numero di minuti dal seno ti uscirebbe aria!!

Ma il tuo seno non è una bottiglia! Allora dovrebbero funzionare così anche lo stomaco o l’intestino, o qualsiasi altro organo, no?

Attenta, sei appena andata al bagno, ti sei svuotata la vescica, ora sarà piena di aria, che disastro, chissà che danno irreparabili ti darà! Anzi, pensa all’intestino… dopo che sei andata al bagno, pieno d’aria! Poveretta chissà che coliche? .. Ah, no? Non funziona così? Non hai le coliche dopo essere andata al bagno? Uhm, e allora perché mai il seno dovrebbe avere questo strano effetto collaterale per il pupo?

Ricorda: il tuo seno non è un contenitore passivo, non è un biberon. La ghiandola mammaria non produce e non emette aria. E l’aria – comunque – non ammazza i bambini :). Ti svelerò infatti un altro segreto: tutto il tubo digerente non è mai senza aria altrimenti avrebbe un sottovuoto, e normalmente l’aria è presente in bocca, in gola, nello stomaco e nell’intestino. E’ impossibile mangiare senza immettere anche un po’ d’aria, e non sarebbe neanche naturale! Hai mai provato a mettere qualcosa in un palloncino già con un pochino d’aria dentro, e in uno con le pareti incollate per via del sottovuoto?

Se il bambino ha troppa aria da gestire, sai cosa fa? Un bel ruttino!

Lascia allora il piccolo poppare il tempo che vuole lui (leggi qui), oltre a lasciar emettere aria dalla bocca a chi racconta queste panzane.

 

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