Allattare rende davvero “mammoni” o adulti di successo?

Hai presente tutte le volte che ti hanno detto che allattando così spesso e a lungo stavi facendo diventare tuo figlio un mammone viziato e dipendente?

Che così non si sarebbe mai staccato dalla tua gonna?

Che dovevi dare un po’ di regole altrimenti tra n anni ne avreste pagato le conseguenze e non lo avresti mai spronato verso il mondo?

Ebbene, in realtà la Scienza ci dice da decenni esattamente il contrario, peccato che l’”uomo della strada”, quello che regolarmente incontri mentre stai allattando il tuo figliolo, o che ti dispensa i suoi consigli, non conosca l’evidenza scientifica.
Periodicamente però si continuano a studiare questi aspetti e oggi voglio raccontarti di uno studio interessante che fornisce l’ennesima conferma a ciò che già noi addetti ai lavori ben sapevamo. Questo studio è particolarmente interessante perché ha riguardato un campione di popolazione piuttosto esteso, cosa che rende il risultato maggiormente valido e significativo.

Alcuni studiosi inglesi hanno indagato la relazione fra l’allattamento al seno o con formula, e gli effetti sul bambino, una volta diventato adulto, relativamente al suo successo sociale.

Sono stati esaminati i dati di un vastissimo studio cosiddetto “longitudinale”, cioè quel tipo di studio epidemiologico dove si osserva un certo numero di soggetti ripetutamente nel tempo; questo studio in particolare ha seguito migliaia di persone dalla nascita all’età adulta, ed esattamente sono stati presi in esame ben 17.419 soggetti nel 1958 e, di questi, 16.771 nel 1970.

I risultati dell’osservazione di questo campione rappresentativo hanno mostrato che l’avanzamento sociale era più frequente nel gruppo di soggetti allattati al seno nella prima infanzia, rispetto a un declassamento più probabile nei bambini alimentati con la formula. I test cognitivi hanno inoltre mostrato una correlazione stretta fra allattamento e punteggi più alti ai test.

I benefici dell’allattamento al seno sono legati a molti aspetti diversi, che posso provare a riassumere e ridurre ai minimi termini come segue (ma ci sarebbe da parlarne per centinaia di pagine e pagine per essere veramente esaustiva):

-le sostanze contenute nel latte materno, fondamentali per uno sviluppo pieno e armonico del sistema nervoso;

-la relazione affettiva madre-figlio;

-la protezione dalle malattie;

-l’effetto positivo che l’esperienza dell’allattamento dà al bambino nel modo più semplice, fisiologico e completo

-e anche alla madre, rendendola più fiduciosa nelle sue capacità e più abile a comprendere i segnali del bambino e a comunicare con lui.

Ciascuno di questi aspetti può incidere positivamente sia sull’intelligenza che sulle abilità sociali e quindi in un futuro potrebbe essere responsabile del successo sociale. I ricercatori pongono comunque l’attenzione su due aspetti in particolare: lo sviluppo del sistema nervoso, e la risposta allo stress (che è più efficace nel bambino allattato).

Questo beneficio dell’allattamento materno si va quindi ad aggiungere a tutti gli altri già ben noti.

Naturalmente sappiamo che il successo sociale di un individuo dipende da mille fattori (cosa che attenzione, viene considerata per non confondere  i risultati dello studio stesso – per rispondere a chi non sa come si fa una ricerca seria), e che se non hai allattato non devi fartene un ulteriore rammarico (lo sai come la penso sui sensi di colpa delle mamme!!). Il successo di una persona dipende da molti diversi elementi – alcuni controllabili ed altri fuori dal nostro controllo – , non solo certamente dall’allattamento, ma l’allattamento – ci dice questa ricerca – è anche uno di quelli, e se vogliamo valutarlo in modo corretto, è bene saperlo.

Poi per noi è estremamente importante che i risultati di questi studi siano conosciuti innanzi tutto dagli operatori della salute, che conoscendo i vari motivi per cui allattare porta vantaggi a mamma e bambino non possono considerare l’allattamento alla stessa stregua di qualsiasi altro modo di alimentazione dei lattanti, e che dovrebbero tutti adoperarsi e battersi per sostenere e aiutare concretamente ogni donna ad allattare… invece di inventarsi presunti danni sull’autonomia e sviluppo cognitivo del bambino! Come vedi la ricerca scientifica dimostra esattamente il contrario!

Alimentare artificialmente è un salvavita per i rarissimi casi in cui allattare non è proprio fattibile, ma per tutti gli altri significa sostituire qualcosa di perfetto con una alternativa inferiore, e per più motivi.

Questo studio è anche per ogni persona che davanti a una mamma in difficoltà pensa che allattare o non allattare sia alla fine la stessa cosa, o quasi, e che a ogni minima difficoltà la donna non debba “stressarsi” e insistere a salvare il suo allattamento, perchè “tanto siamo tutti cresciuti bene anche col latte artificiale”. Tenetevi per voi questi commenti, e piuttosto date un incoraggiamento a quella mamma che sta tentando il possibile (e spesso l’impossibile) per dare il meglio a suo figlio, e soprattutto aiuto concreto! Piuttosto che dare risposte consolatorie, che non consolano affatto una mamma in ansia, accompagnatela piuttosto da un operatore formato ed esperto in risoluzione delle problematiche in allattamento!

 

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Photo credits: http://www.infohealthy.tk/2017/01/important-nutrients-from-food.html



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