Perché gli integratori da banco sono inutili se allatti

Allatti? Allora fatti aiutare con multivitaminici e integratori di sali minerali, così da avere latte “nutriente”, restare in salute ed non avere carenze organiche…

Ecco il martellamento fin da prima del parto che spesso non arriva solo dalla pubblicità, ma anche da alcuni operatori della salute convinti ahinoi anche loro dal marketing*.

Ma può essere davvero così? Serve davvero che tu prenda integratori chimici per poter allattare? Ho già trattato in parte questo argomento qui. 

Allora, chiarito che a una donna che allatta non serve alcun “aiuto speciale”, a cosa mai dovrebbero servire questi integratori?

Ho fatto una breve ricerchina sul web per vedere cosa promettono capsule, bustine e integratori multivitaminici di vario genere.

Le parole più usate dai produttori sono “carenze nutrizionali”, “aumento del fabbisogno di micronutrienti”, fino a quelli che parlano di “diverse necessità metaboliche”.

Questi prodotti promettono quindi di colmare presunte carenze nell’alimentazione della madre, o addirittura aiutare il suo metabolismo. C’è da chiedersi come abbiamo fatto a sopravvivere a una glaciazione, e a millenni di fame, quando procacciarsi il cibo era un’avventura poco divertente e spesso a rischio della vita. Come avranno mai fatto le nostre progenitrici a fare tanti figli ed allattarli tutti, in condizioni di cibo molto limitato, inverni di carestia, guerre e invasioni? Certo, all’epoca erano frequenti malattie dovute a carenze nutrizionali gravi, come quelle legate alla mancanza di vitamine, ma questo dipendeva dalla estrema povertà e carenza di cibo, di condizioni igienico-sanitarie oltre che di frigoriferi! Infatti da quando in Occidente è arrivato il benessere e modalità più sicure di conservazione degli alimenti, malattie come la pellagra o lo scorbuto sono scomparse.  Ma lo spauracchio di queste malattie ataviche è rimasto, e continua a condizionarci.

Da quando la ricerca ha scoperto i benefici per la salute dei micronutrienti, l’industria ci si è buttata sopra e ha – come spesso accade – proposto l’uso di integratori che erano nati per chi aveva reali carenze diagnosticate, a tutta la popolazione, per “migliorare la salute” e potenziare le funzioni dell’organismo.
Peccato che però ormai da anni, passata la prima fase di entusiasmo dove si immaginava un futuro dove bastava mandar giù una pillola per avere la salute assicurata, le promesse miracolose dei produttori di integratori sono state ridimensionate se non smentite dalla ricerca scientifica, tanto che i medici ora mettono sull’avviso i consumatori, che invece di essere spronati a fare attenzione a cosa mangiano, pensano di poter tappare i buchi di una alimentazione da correggere con bustine o compresse.

Una revisione degli studi scientifici fatti su questo argomento ha concluso che: “Non abbiamo trovato alcuna prova per stimare quantitativamente l’efficacia dell’integrazione di micronutrienti multipli al fine di migliorare lo stato di salute della madre e del bambino. I risultati di questa revisione sistematica sono limitati a causa del piccolo numero di studi disponibili, delle piccole dimensioni dei campioni e a causa degli studi che non riportano risultati di interesse per questa revisione. Non ci sono evidenze per valutare i potenziali effetti negativi dell’assunzione di integratori di micronutrienti, in particolare gli effetti del sovradosaggio. Vi è la necessità di studi di alta qualità per valutare l’efficacia e la sicurezza dell’integrazione di micronutrienti multipli per le donne che allattano al fine di migliorare lo stato di salute della madre e del suo bambino. Ulteriori ricerche dovrebbero tentare di stabilire se l’integrazione di micronutrienti multipli durante l’allattamento è vantaggiosa per lo stato di salute materno e infantile se comparata a nessuna integrazione, al placebo o all’integrazione con meno di due micronutrienti.**”

Traduco: non è mai stato fatto un serio lavoro scientifico che dimostri che le donne che allattano abbiano bisogno di questi prodotti, che siano efficaci e,cosa ancor più grave, che non abbiano effetti negativi.

In Occidente certo a noi non manca il cibo, semmai abbiamo un problema a livello qualitativo: se una volta si mangiava molto meno, dall’altra parte gli alimenti erano freschi, a km zero, poco manipolati, maturati sulla pianta. In Occidente abbiamo grandi quantità di cibo molto lavorato, quindi depauperato di molti se non buona parte dei nutrienti, e un’eccesso di cibo industriale se non “spazzatura”, come vengono definiti gli alimenti non sani che dovremmo evitare del tutto o quasi dalla nostra dieta. Mangiare frutta e verdura fresca, farina macinata da poco tempo, e alimenti vicini allo stato naturale, per molte famiglie è qualcosa di eccezionale, mentre dovrebbe essere la norma.

Spesso ai corsi svezzamento, dove tratto normalmente questi temi, i genitori mi dicono: “ok, Martina, ma noi viviamo in città, lavoriamo tutto il giorno, sarebbe bello avere l’orto e farsi il pane in casa, ma questo per noi non è possibile, per cui perchè allora non aiutarsi con un multivitaminico?”. La realtà è che gli integratori non hanno lo stesso effetto sul tuo organismo degli stessi micronutrienti che si trovano nei cibi. L’effetto sulla salute non è affatto equivalente – così come l’effetto sul tuo portafoglio.

Allora, dato che i tuoi figli mangeranno per anni insieme a voi, e sarete voi genitori a gettare le basi della loro alimentazione, fattore fondamentale di protezione e prevenzione della salute vale la pena ora di lasciar perdere le promesse delle industrie, e -se serve- iniziare ad apportare qualche modifica alla vostra alimentazione. Se vuoi, periodicamente trattiamo questo argomento negli incontri per genitori, e nel corso svezzamento.
E soprattutto, se hai dubbi sull’andamento del tuo allattamento o sulla bontà del latte, non perdere tempo con prodotti inefficaci, ma vieni a parlare con una consulente in allattamento che può toglierti dubbi e perplessità e correggere glie eventuali problemi che dovessero esserci.

 

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* se ti interessa l’argomento, puoi leggere qui: http://www.ibfanitalia.org/integratori-per-le-neomamme-confermata-la-non-efficacia/
**http://www.ibfanitalia.org/wp-content/uploads/2016/02/micronutrienti_cochrane_2016.pdf


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