Allattamento “esclusivo”: cosa significa e perché farlo?

Spesso le mamme che vengono da me, mi chiedono a quale corrente di pensiero appartengo.

“Mi scusi, – mi dicono alcune – vorrei sapere se anche lei è dell’idea che si debba allattare senza regole, perché pare ci siano diverse teorie a riguardo”.

Oppure, “guarda, io non sono per l’allattamento talebano, tu a quale corrente di pensiero aderisci?”.

Allora, vorrei chiarire una volta per tutte questo concetto :).

Allattare è una funzione fisiologica che accomuna tutti i Mammiferi.
Allattare è la norma biologica dell’essere umano, così come per tutti gli altri nostri parenti di classe (circa 5500 specie sparpagliate in tutto il mondo), quella che ci ha permesso di sopravvivere e prosperare fino ad oggi. È stato l’unico modo per nutrire i nostri cuccioli per almeno 3 milioni e rotti di anni.

Allattare funziona perfettamente, lo ha sempre fatto altrimenti ci saremmo estinti, e funziona egregiamente nel 99% dei casi (nel grande numero della popolazione purtroppo ogni tanto c’è un problema, ma sono casi rarissimi) quando noi facciamo le cose giuste.
Il nostro corpo lavora in un certo modo, e se lo facciamo operare così come esso si aspetta, non incontriamo alcun problema.
Non è questione di “correnti di pensiero” o di teorie o di scelte ideologiche.
Al tuo cuore non gliene importa di meno se tu pensi che far funzionare prima il ventricolo sinistro invece che il destro sarebbe più funzionale: lui batte come gli pare, e fine della storia… e se sei qui a leggermi significa che ha ragione lui. Così come le tue gambe sanno benissimo come farti stare in piedi senza cadere a ogni passo, così come hai fatto da quando hai iniziato a camminare da piccola.
Se noi facciamo le cose come Madre Natura ha previsto per noi, cesellando e perfezionando ogni singola azione e processo in CENTINAIA DI MILIONI DI ANNI di tentativi ed errori (si chiama evoluzione), il nostro corpo funziona: d’altronde, Madre Natura o Dio a seconda di come la pensi, hanno fatto in modo di farci arrivare fino qua, e farci diventare ben 7 miliardi sulla faccia del Pianeta. Diamogli un po’ di giusto riconoscimento, non credi se lo meritino?

Quindi, cosa significa allattare “esclusivamente”?

La parola esclusivo significa che il bambino appena nato deve poppare solo al seno, e questo se lo aspetta per circa sei mesi. Quindi, niente biberon di aggiunta, niente acqua (neanche a Ferragosto), niente camomillina, the, tisanine varie, e neanche ciuccio. L’unica cosa che si aspetta di ricevere quando apre la bocca, è il seno.

Allattare non è solo un modo per dare da mangiare (leggi anche qui), per cui non ci sono risposte differenziate a seconda di cosa serve al pupo in quel momento.
Allattando tu dai da mangiare, e da bere, e conforto, protezione, calore, e centinaia (sì, esatto, centinaia) di fattori diversi che vanno dalle vitamine, alle cellule staminali, agli acidi grassi a catena lunga, agli anticorpi di molti tipi diversi, e molte altre cose ancora .

Solo osservando e ascoltando i segnali che ti manda il tuo bambino, offrendogli il seno tutte le volte che mostra di voler poppare, puoi essere certa che non gli stai negando di prendere quello che gli serve di tutte queste cose, nella quantità, qualità e nel momento in cui gli serve. 

Quale di queste cose? E chi lo sa :)? Noi non lo sappiamo di certo! Magari possiamo avere un’idea – grazie al buon senso – di quale può essere il motivo principale (se così si può dire, ma poi chissà chi lo sa davvero a parte tuo figlio), a una certa poppata. Se per esempio quella poppata venisse dopo una pausa di 2 ore, forse e sottolineo il forse, sarebbe logico pensare che il bimbo/a abbia sicuramente anche fame. Ma magari ha anche sete. E intanto siccome sta “costruendo” il suo sistema nervoso, e perfezionando la sua vista, e allungando le sue ossa, ha anche bisogno di fattori di crescita e “mattoncini” specifici per creare questa costruzione meravigliosamente complessa che è un essere umano.  Ma poi davvero chi lo può dire? Se tu entri in cucina dopo 6 ore che non pranzi, stai sicuramente andando per cenare o forse hai solo sete, e/o vuoi  parlare con tuo marito che in quel momento si trova là? Ci interessa davvero saperlo? Quando si attacca al seno allora, fa tante cose tutte insieme, non una sola per volta.

Dare qualcosa di diverso, quindi alimentare non esclusivamente al seno, significa offrire una risposta diversa da ciò che il bambino sta chiedendo, e che è la sua aspettativa biologica naturale.

Sì, magari il pupo si accontenta pure lì per lì, penso ad esempio a ciò che succede col succhiotto, ma certo il suo bisogno non è stato soddisfatto come Madre Natura si aspettava.

E non è solo una questione teorica e astratta.

Infatti, siccome il tuo seno produce latte secondo un meccanismo di domanda/offerta, se una parte della richiesta di suzione del piccolo non è soddisfatta  dal seno, uno dei primi problemi che incontriamo è che il seno può non calibrare bene la produzione sulla base delle esigenze del bambino (se sei nelle prime settimane dopo il parto), o ridurre la produzione (se sei oltre il primo mese – mese e mezzo).
Questo non è l’unico problema che puoi incontrare se non allatti esclusivamente.
Una buona parte del mio lavoro di IBCLC, dipende dai problemi derivanti da una errata gestione dell’allattamento, e questo è uno dei principali.
Per fortuna tutto si può aggiustare, per cui se ti sei resa conto che non stai davvero allattando esclusivamente il tuo bambino, o temi di non aver capito come si fa, non sai se hai bene interpretato i segnali di tuo figlio, o se stai allattando esclusivamente ma la cosa è ingestibile o ti sta creando difficoltà, vieni a far analizzare la situazione e fai vedere una poppata così da capire cosa c’è da correggere per farti vivere serenamente l’allattamento, e risolvere eventuali problemi di crescita o gestione di tuo figlio. Ricorda: un intervento competente al momento giusto può toglierti tutti i dubbi e risolvere la stragrande maggioranza delle difficoltà!

 

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– Ma se lo allatto in continuazione non avrà problemi di digestione?

– Come faccio a conciliare questi ritmi con tutto quello che ho da fare?

– Vanno bene poppate lunghe due ore?

– E se volessi dargli un minimo di regolarità?

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