Insomma ma la cacca la deve fare sempre tutti i giorni o no?

Mi tocca tornare su questo argomento… ci sono giorni in cui sto ore a rispondere sempre sulla annosa questione: “ha fatto/non ha fatto la cacca”.

Perché ci ritorno? Il problema ora nasce dal fatto che spesso le persone recepiscono una parte sola di un concetto senza sapere tutto quello che c’è dietro, e lo applicano in modo meccanico senza sufficiente cognizione di causa, diventando a volte “paladine” di una tesi, o del suo contrario.

Mi spiego meglio: i bambini allattati esclusivamente al seno devono fare la cacca tutti i giorni sì o no?

Chi dice sì chi dice no e non ci si capisce più niente…

Ti  faccio un esempio concreto. Qualche giorno fa, su un gruppo Facebook una neomamma di un bimbo di 5 giorni chiede se è normale che il suo neonato abbia fatto l’ultima volta la cacca nel secondo giorno di vita e da allora niente più evacuazioni: un’altra mamma le risponde che una IBCLC le aveva detto che un bambino allattato può stare diversi giorni senza fare la cacca, per cui non doveva affatto preoccuparsi. La mamma prodiga di consigli è rimasta molto confusa nel leggere da un’altra IBCLC – io – un’indicazione apparentemente in contrasto con quella della collega, in quanto io ho suggerito alla neomamma di far controllare subito l’avvio dell’allattamento da una collega. Può essere che due IBCLC dicano due cose opposte per la stessa situazione?

Il problema sai dov’è? Che lei riferiva una cosa detta in un contesto diverso – il suo -, con un bimbo di un’età diversa, e – senza riflettere su questo – e magari perché non ha tutte le conoscenze necessarie per distinguere i due contesti, l’ha fatta diventare una “Verità Assoluta“.

La mamma in questione – in perfetta buona fede – non sa che sta dando un pessimo consiglio che potrebbe creare grossi problemi alla neomamma in cerca di risposte, e al suo bambino di conseguenza.

Cercherò allora di sintetizzare la questione cacca che ha sempre alta priorità 🙂 per i neogenitori, e vorrei che fosse chiaro che ogni bambino e ogni situazione va sempre analizzata nella sua completezza e con attenzione, per cui le indicazioni generali, vanno sempre inquadrate in un quadro d’insieme possibilmente insieme a un’operatore competente, che abbia la preparazione professionale e l’esperienza per valutarla nel modo corretto.

Attenzione: le indicazioni successive sono PER BAMBINI ALLATTATI SOLO AL SENO.

LA PRIMA SETTIMANA

Nei primi due giorni di vita generalmente il neonato elimina il meconio (leggi qua), e quindi passa a fare una cacca “di transizione” per ancora uno o due giorni, tipicamente di aspetto verdastro, che è un po’ una via di mezzo tra il meconio e la cacca tipica da latte materno giallo senape. La quantità dei primi giorni è molto variabile e se hai dubbi è meglio se ne parli con una consulente per verificare che sia sufficiente (valutazione infatti da fare insieme ad altri parametri, quali ad esempio quantità ed aspetto delle pipì, calo fisiologico, eventuale ittero, ecc.)

 

LE SUCCESSIVE 5 SETTIMANE (CIRCA!)

Dal quarto giorno generalmente il bambino ha finito di fare la cacca di transizione, e in un altro paio di giorni ci aspettiamo che arrivi ad almeno 3-5 scariche di feci nelle 24 ore, della dimensione di almeno una moneta da 2 euro (sì lo so, non ti  mettere a ridere, è un parametro chiaro e di facile comprensione per tutti, anche i genitori più imbran… ehm, inesperti 🙂 ).

La quantità di cacca ci dice quindi che il pupo sta poppando abbastanza. Il concetto in pratica è che se mangia abbastanza, fa abbastanza cacca – se non mangia abbastanza, calerà anche la quantità di cacca.

Se quindi hai un piccolo di meno di un mese e mezzo che non sta facendo almeno 3-5 scariche nelle 24 ore, è meglio che ti fai controllare posizione, attacco e suzione, e gestione dell’allattamento, perché potrebbe indicare che il tuo bambino non sta mangiando abbastanza. Sottolineo il potrebbe, però, perché ripeto, va sempre valutato TUTTO IL QUADRO, e la cacca è solo UNO DEGLI INDICATORI.

Tale parametro va sempre messo nel quadro generale di quel bambino, quindi da solo può non essere sufficiente a evidenziare un problema, o escluderlo. Se hai dubbi, chiama sempre una consulente con la quale potrai analizzare in modo chiaro la situazione.  Infatti ci sono anche bambini che fanno meno cacche di queste famigerate 3-5 al giorno, e per loro va bene così (ne ho avuto uno, di questi insensibili 😛 che non si attengono alle tabelle generali, in dispregio dei loro poveri genitori che vorrebbero avere delle belle tabelline uguali per tutti… ma non funziona così coi bimbi veri, quindi parlo con cognizione di causa 🙂 ).

 

DOPO LE SEI SETTIMANE (CIRCA!)

Dopo le sei settimane, il “parametro cacca” non è più attendibile. Infatti la stragrande maggioranza dei bambini matura il riflesso gastrocolico, e smette di evacuare mezzo milione di volte al giorno, per la felicità di chi lo deve cambiare :). Esiste una grandissima variabilità tra i bambini allattati: ci sono quelli che continuano a fare un po’ di cacca a ogni singola santa poppata ancora per mesi e mesi, e quelli che stanno invece pure tutta la settimana senza farla. Come sempre va tutto messo nel “quadro” del singolo bambino.

E’ quindi inutile sottoporre ‘sti poveri bambini a torture varie (gambi di prezzemolo, clisterini e varie): non la fa perché non la deve ancora fare!  Un bambino allattato può stare anche una settimana o più senza fare la cacca e non è un problema (leggi qui).

In conclusione, la cacca è un indicatore utile e significativo, ma che cambia in base all’età del bambino, e che va sempre preso in considerazione insieme agli altri parametri che andiamo a controllare quando verifichiamo l’andamento della gestione dell’allattamento.

Quando hai dubbi, quindi, prima di preoccuparti, chiamaci e chiariremo la situazione. Spesso i genitori si allarmano senza motivo perché necessitano di una analisi precisa e complessiva di molti fattori, e altrettanto spesso invece sottovalutano dei segnali di attenzione che vanno tempestivamente segnalati e analizzati (come nel caso della mamma del piccolo di sei giorni). Contattare subito una IBCLC ti permette di ritrovare subito la calma e eliminare dubbi e eventuali problemi. Fai attenzione a “diagnosi” e “prognosi” fatte nei social… condividere l’esperienza tra mamme è utilissimo e sacrosanto, ma non può essere esteso a tutto.

 

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