La prima cacca del neonato: il meconio

Sai che la prima cacca del tuo bambino è un po’ particolare ed è uno degli indicatori del buon avvio dell’allattamento?

Se anche hai già pratica di cambio pannolini prima di diventare mamma, forse non hai mai visto il meconio – questo è il nome della prima cacca dei neonati -, in quanto esso viene “esaurito” in un tempo brevissimo, durante il quale generalmente si è ancora in ospedale o comunque si evita di mostrare il “prodotto” del pupo come benvenuto agli ospiti :).

Quando il bambino è ancora nell’utero non fa la cacca, ma solo pipì che pi viene filtrata dalla placenta che continuamente “pulisce” e riforma il liquido amniotico. Il feto non mangia e il suo intestino è per così dire a riposo, ma raccoglie piccole scorie di ciò che il bimbo ha ingerito come cellule epiteliali, residui del liquido amniotico, la lanugine che il bimbo ha sulla pelle e che generalmente perde nelle ultime settimane prima di nascere, muco e bile prodotti dall’intestino stesso. Tutto ciò viene tenuto nell’intestino durante la gravidanza e alla nascita viene espulso.

L’aspetto del meconio è quindi molto diverso dalla cacca dei giorni successivi, perché la successiva cacca invece sarà il risultato di quanto non viene metabolizzato dal cibo invece che il piccolo mangia, cioè il latte (questo è il motivo per cui la cacca di un bimbo allattato è molto diversa da quella di uno alimentato con formula, in quanto sono due cose completamente differenti).

Il meconio è molto scuro, verde oliva, quasi nero, mucoso, appiccicoso e vischioso: spesso si fatica per toglierlo dal sederino!

L’intestino non ha mai fatto – o non dovrebbe farne – movimenti intestinali per evacuare finchè il piccolo è nell’utero, così è importante che alla nascita questo prodotto della sua vita intrauterina sia espulso, così Madre Natura come sempre lo aiuta attraverso l’allattamento.

Infatti il primo latte che tu produci alla nascita, il colostro, ha proprio tra le sue tante meravigliose funzioni anche quella di aiutare il neonato a fare la cacca, in quanto è lassativo.

Per questo la velocità e frequenza con cui il tuo bambino farà il meconio sono un segnale che ci dice non solo che il suo intestino sta partendo bene, ma anche che sta prendendo adeguatamente il colostro.

Ecco come si presenta un pannolino nel primo/secondo giorno di vita di un neonato (eh scusami, era meglio la foto di una torta di frutta lo so, ma se vedi come è fatto poi non ti preoccupi quando lo vedi dal vivo 🙂 e sei serena che quella roba lì è normale):

Se il tuo bambino non prende presto e abbastanza colostro, potrebbe avere difficoltà a espellere il meconio e questo provoca spesso due conseguenze:

– non inizia a prendere peso per cui non compensa il calo fisiologico che potrebbe così essere eccessivo e far agitare tutti

– gli sale l’ittero fisiologico (che è fisiologico quindi non ti allarmare, ma è un segnale che ci dice appunto che il pupo non sta poppando abbastanza o nel modo corretto).

Questo è una delle tante ragioni quindi per cui tu e il tuo piccolo appena nato non dovreste essere separati, così che lui possa avere libero accesso  al seno,  prendere tutto il colostro che gli necessita, così da meconiare e far partire al meglio sia l’allattamento che la funzionalità intestinale (e per molti altri motivi che non posso trattare qua, altrimenti l’articolo diventerebbe lungo come la Divina Commedia).

In breve tempo la cacca del neonato cambia aspetto e arriva la cosiddetta cacca di transizione, di cui ti parlerò la prossima volta.

Ci aspettiamo che il bambino abbia fatto tutto il meconio nelle prime 48 ore. Se ciò non è accaduto, chiama subito la IBCLC per verificare che il piccolo stia poppando in modo corretto. Generalmente correggendo alcune piccole cose in un bimbo così piccolo, molto rapidamente (ore più che giorni nella maggior parte dei casi), il neonato inizia subito a meconiare, cala l’ittero e inizia a prendere peso così che tu possa andare a casa serenamente. E’ tutto più facile se si interviene ai primi segnali di attenzione, senza trascinarsi eventuali difficoltà iniziali.

 

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