Ma allattare non doveva essere naturale?

Da molti anni il mio lavoro è aiutare le mamme ad allattare. Neomamme con problemi, alle prese con allattamenti stentati, che finiscono precocemente, bambini che non crescono, seni doloranti, ragadi, e chi più ne ha più ne metta.
Io stessa sono entrata in questo mondo come mamma in difficoltà.
Mi trovo quindi quotidianamente a confrontarmi con qualcosa che spesso viene definito naturale, ma non sembra essere proprio per niente cosi naturale per migliaia di mamme, se cosi frequentemente invece ci si scontrano, trovano difficoltà, falliscono.

Ma allattare non doveva essere naturale?

Quando io sono diventata mamma, 20 anni fa, si parlava poco e male dell’allattamento come fisiologia. Cioè, dell’allattamento come normale attività del nostro corpo, normale modo di alimentare i bambini, di come funziona, che ormoni coinvolge, eccetera.

Per buona parte i consigli che ricevevamo erano condizionati da motivazioni che nulla avevano di scientifico: dare orari che corrispondevano a quelli che si tenevano in ospedale per meri motivi organizzativi del personale del reparto, dare regole per credenze culturali del genere “non dare vizi”, miti popolari senza alcuna corrispondenza con la realtà – come ad esempio quelli sugli alimenti vietati o le caratteristiche del buon latte o della cattiva nutrice (badate bene che molti di questi consigli o diktat sono in circolazione ancora ora, eh!).

Per fortuna l’interesse sull’allattamento è cresciuto, di pari passo con la consapevolezza del ruolo che esso riveste nella promozione e protezione della salute del bambino e della donna.
Oggi abbiamo sempre più operatori con almeno una formazione di base sull’argomento, ospedali con rooming in e attenzione alle prime poppate, e alcuni libri con basi scientifiche serie e consistenti.

Ma le donne continuano ad avere difficoltà. E con esse arriva la rabbia e la frustrazione: perché a me non riesce così facile?

Il punto è che quando diciamo che allattare è naturale diciamo una cosa vera e una cosa falsa.

È meglio essere più precisi infatti, altrimenti si continua ad alimentare la frustrazione e, ancora peggio!, i sensi di colpa delle mamme.

A me piace molto usare il vocabolario, perché la lingua può essere usata bene – o male se non si conosce la reale accezione delle parole che usiamo.

Quando diciamo “naturale” spesso pensiamo a questo significato del termine:

   <Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura.>

Ma altrettanto spesso intendiamo invece questa altra accezione:

   <Di avvenimento che è nell’ordine delle cose, perciò facilmente prevedibile, ovvio, sicuro.>
(http://www.treccani.it/vocabolario/naturale/).
Allora vediamo di capire meglio: cosa intendiamo quando diciamo che allattare è naturale: la prima o la seconda?
Perché sono due significati un po’ diversi.

L’allattamento è il modo naturale per alimentare i piccoli umani, perché la Natura ci ha fatti Mammiferi. Naturale nel senso che è quello che la Natura ha previsto per noi. Ma non nel senso “che viene da sé”!
Allattare infatti, non è *istintivo*, cioè, non *viene da sé *, per le mamme.

Nel nostro gergo diciamo che “allattare è un atto appreso“.

Che significa che  “allattare è un atto appreso“?

Se smettessimo di dire che  “allattare è naturale”…


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